Nell’ambito di un procedimento disciplinare qualora la notificazione dell’atto, da effettuarsi entro un termine perentorio, non si concluda positivamente per circostanze non imputabili al richiedente, questi ha la facoltà e l’onere di richiedere all’ufficiale giudiziario la ripresa del procedimento notificatorio. Così si è espressa la Corte di Cassazione con sentenza n. 7128/17 depositata il 20 marzo.
Il caso. Read More
Illegittimo il licenziamento senza il repechage
Illegittimo il licenziamento in cui il datore non dimostri con ogni mezzo e prova di non aver potuto adibire il prestatore ad altra mansione (Corte di Cassazione – sezione Lavoro – sentenza n. 7171 del 21 marzo 2017)
La palese condizione di disagio della lavoratrice che ingiuria il proprio superiore
Nella valutazione della legittimità del licenziamento, il giudice deve tener conto della proporzionalità della sanzione rispetto alla condotta addebitata al lavoratore. Così si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7118/17 depositata il 20 marzo.
Il caso. Una lavoratrice otteneva dalla Corte d’appello di Ancona la declaratoria di illegittimità del licenziamento disciplinare intimatole per aver apostrofato con parole ingiuriose il proprio superiore e respingeva la domanda di Read More
La contestazione disciplinare e il “relativo” concetto di tempestività.
Il concetto di tempestività della contestazione disciplinare deve essere inteso in senso relativo, in quanto compatibile con un intervallo necessario per un adeguato accertamento e una precisa valutazione dei fatti. Lo ha ribadito la Suprema Corte con sentenza n. 6991/17 depositata Read More
Licenziamento a causa di rimborsi spese inesatti
Non basta per la giusta causa che la lavoratrice abbia portato richieste di rimborso per viaggi con tratte diverse da quella previste per le trasferte. La società deve provare che la volontarietà e la responsabilità dell’errore. (Corte di Cassazione – sezione Lavoro – sentenza n. 6772 del 15 marzo 2017)